In questi primi due mesi del nuovo anno gli inserimenti nel nostro listino e le sorprese da proporre ai nostri affezionati clienti non sono di certo mancate. Oltre ad aziende italiane, produttrici di vini di assoluta qualità, abbiamo anche importato, come avete avuto già modo di appurare, etichette di due Domaine francesi di due zone della Borgogna molto rinomate: Meursault e Chablis. Aree vitivinicole in cui lo Chardonnay prevale su altri vitigni con prodotti di indiscussa qualità.
Ma non eravamo ancora soddisfatti, eravamo alla ricerca dell’ultimo tassello per completare il nostro puzzle.
Abbiamo letto e riletto le nostre selezioni di etichette, valutato una moltitudine di vini che potevano fare al caso nostro, abbiamo scritto e contattato tantissime aziende.
Mancava un’azienda che producesse Pinot Nero!
Non un Pinot Nero qualsiasi… il Pinot Nero della Borgogna, il vero Pinot Nero, quello per eccellenza; uno dei vini rossi più famoso ed apprezzato da tutto il Mondo.
Facendo fede al nostro motto “Grandi vini di piccoli produttori” la nostra scelta non poteva (e non doveva) ricadere in una banalità commerciale, non stavamo cercando niente che fosse già distribuito né tantomeno un vino “industriale”, ma un grande vino di un piccolo produttore tradizionale.
Il nostro obiettivo è un pinot nero diclasse, frutto di immensi sacrifici e di una dedizione totale nei confronti della vinificazione. Un vino prodotto in modo tradizionale, un contatto diretto tra il vigneron ed il terroir in cui produce i suoi vini.
Allora si riparte: viaggi, telefonate, email, messaggi, giorni ad attendere una risposta soddisfacente ed appagante o, per lo meno, qualcuno che ci prendesse seriamente in considerazione.
Dopo tanta attesa, con il morale ormai basso e le speranze rasenti lo zero, arriva un email che ci fa brillare gli occhi di felicità.
Un piccolo domaine esistente dal 1966, in una delle zone più vocate alla coltivazione del Pinot Nero, ci ha dato disponibilità per i suoi prodotti.
Eureka!
Senza indugio alcuno, proviamo il loro Pinot Nero (restando estasiati) e procediamo all’ordine. Vi anticipiamo che le etichette a noi assegnate sono già arrivate.
(P.S. le quantità sono sempre esigue, ma chi si accontenta gode! Anticipate le prenotazioni!!!)
Questo è il nostro lavoro!
Un viaggio ricco di emozioni, di scoperte sensazionali, di gioie, di ricerca costante ma pieno di insidie, di imprevisti, di rifiuti (tanti!)
Ma non ci fermiamo, restiamo concentrati per raggiungere il nostro scopo:
condividere le nostre esperienze e le nostre ricerche con voi e con la consapevolezza di trasmettervi le nostre stesse emozioni!
Dopo la breve narrazione di questa nostra nuova “conquista” in terra francese, andiamo a presentare il domaine appena citato:
Régis Rossignol Changarnier
La tenuta Régis Rossignol Changarnier si trova nel comune di Volnay. La bella storia di una coppia, che dal 1966, produce vino in Borgogna in modo veramente tradizionale.
Régis Rossignol, alla veneranda età di 86 anni, è in teoria in pensione, ma sembra che continui incessantemente ad assecondare e dirigere il processo di produzione del Domaine.
Régis continua a vivere la sua passione ogni giorno, per tutte le stagioni ed ovviamente a contatto con gli amanti del vino alla ricerca di autenticità durante le degustazioni in azienda.
Il domaine dispone di 7 ettari di vigneto, o meglio, quasi 6,5 ettari di vigneto vero e proprio, a causa del reimpianto. Tutti i vigneti sono di proprietà e sono prevalentemente nel comune di Volnay. Ci sono anche 0,5 ettari a Pommard, 0,66 ettari di Beaune Teurons, un po’ a Savigny e a Meursault.
Le viti sono coltivate nel modo più tradizionale possibile, arando il terreno abbastanza profondamente. Le radici poi scendono più in basso, il che consente al terroir di esprimersi meglio nei vini. Il lavoro della vite è essenziale e rigoroso.
Le uve vengono sempre raccolte manualmente e non sono, o solo leggermente, diraspate, il che conferisce ai vini più carattere, frutta e invecchiamento.
Tutti i vini vengono invecchiati per 13 mesi, esclusivamente in botti di rovere prima dell’imbottigliamento.
I vini
Regis Rossignol è un simpatico e tradizionale vigneron; semplicemente racconta così i suoi vini:
“Lavoro in modo tradizionale, ho sempre arato le viti, e senza trattamenti chimici… Praticamente per tutto, preferisco seguire la luna piuttosto che un calendario Bio!
I vini sono tradizionali, il più semplice possibile. Mi piace mantenere i tannini, così i vini si mantengono bene, – faccio vins de vigneron, non vins d’oenelogue!
Faccio la stessa vinificazione ogni anno. Inizio sempre la vendemmia di sabato, seguito da 12 giorni di vinificazione – siccome faccio sempre lo stesso, ottengo la tipicità dell’annata ogni anno.”
E come sceglie Regis cosa bere?
“I vini giovani facili da bere non sono la mia idea di Borgogna…Attualmente bevo 1979, 2000 e 2001. Un vino di 30 anni di qui è buono! Un vino di 15-20 anni è quasi buono!”
Bourgogne Rouge 2017
Un Pinot Nero raffinato anche se semplice. Da bere già giovane ma capace di essere atteso per qualche anno.
Bourgogne Vieilles Vignes 2017
Il Pinot Nero “Vieilles Vignes” proviene da viti di oltre 50 anni. La cultura, la vinificazione, la conservazione in botti di rovere e in bottiglia sono identiche alla pratica implementata per elaborare i 1er Cru.
Volnay 2017
Uve Pinot Nero provenienti dai terreni che circondano la tenuta a Volnay. Un vino rotondo e delicato che migliorerà negli 8-10 anni a seguire, e può essere conservato per 15-20 anni senza problemi.
Volnay 1er Cru 2005, riserva di cantina
Volnay 1er Cru proviene da un terreno molto vicino alla tenuta in pendenza con orientamento sud-est. Un vino con degli anni sulle spalle ma che all’assaggio avrà raggiunto la sua massima espressione. Chapeau!
Volnay 1er Cru “Les Brouillards” 2018
Volnay 1er Cru Les Brouillards proviene da un terreno molto vicino alla tenuta in pendenza con orientamento sud-est: la pendenza favorisce il drenaggio, il contenuto di ghiaia assicura la permeabilità e la percentuale di argilla determina la ricchezza di elementi assimilabili. Il termine Brouillards significa “nebbia”, non è legato al tempo ma deriva dal vecchio “breuil” o “beuillât” francese, un piccolo terroir dove crescevano boschi giovani. Questo cru 1er di Volnay unisce razza, nobiltà, finezza ed eleganza.
Volnay 1er Cru “Les Mitans” 2018
Volnay 1er Cru Les Mitans proviene da un terreno molto vicino alla tenuta in pendenza con un orientamento sud-est: la pendenza favorisce il drenaggio, il contenuto di ghiaia assicura la permeabilità e la percentuale di argilla determina la ricchezza di elementi assimilabili. Il termine “Mitans” deriva dalla parola “medio”, si trova notevolmente a metà collina ed esposto ad est. Un vino di classe e raffinatezza.
Pommard 2017
Il vigneto del Domaine si trova a Pommard “Les Chanlins”, un terroir sorprendente in cui il vino prodotto ha una potenza, finezza e una consistenza piuttosto rara.
Bourgone Aligoté 2018
Bourgogne Aligoté è un vino bianco secco prodotto nella stessa zona di denominazione della Bourgogne. Deve il suo nome ad un’uva bianca di Borgogna: Aligoté. Un vino da bere giovane!
Meursault 2009, riserva di cantina
Il vigneto Meursault occupa la parte meridionale della costa di Beaune e si estende su dolci pendii tra 230 e 360 metri sul livello del mare. L’abbondanza di marne bianche in ambiente calcareo spiega il predominio della produzione di vini bianchi tipo Chardonnay. Meursault è un vino pieno di sensualità, allo stesso tempo opulento, sottile e delicato, che matura lentamente e per molto tempo. Un carattere minerale, grasso, burroso…
I vini del domaine Regis Rossignol Changarnier sono delle vere chicche enologiche.
Vini di qualità prodotti in un terroir molto vocato come Volnay:
dalla cura maniacale delle viti alla produzione con regole fisse in cantina, il tutto per ottenere vini superlativi da bere giovani e da invecchiamento!
Disponibilità limitata!
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